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domenica 22 febbraio 2015

Italiani d'America / Il veglione dei mafiosi

La foto pubblicata dal sito Internet per publicizzare il veglione

ALBANY, NY - Quando venne a conoscenza che l’Holiday Inn della cittadina di Latham aveva ospitato un party ispirato a temi mafiosi, Lou Gallo, presidente statale della Commissione per la Giustizia Sociale dell’organizzazione nazionale “Sons of Italy in America” organizzo’ un boicottaggio dell’albergo, offeso dalla  persistenza degli stereotipi e degli offensivi luoghi comuni sugli italiani d’America.
Grande fu la sorpresa del signor Gallo quando il proprietario dell’albergo, James Morell, gli scrisse la seguente lettera:
“Sono un italo-americano di terza generazione. Quando mio nonno, che venne negli Stati Uniti da una citta’ vicino a Napoli, le autorita’ dell’immigrazione cambiarono il cognome da Moreli a Morrell.  Mio padre fu tra i fondatori della “West Albany Italian Benevolent Society”, ed io stesso ricevetti il loro premio di  “Uomo dell’Anno” due anni or sono”.
Il signor Morrell diceva nella lettera di non aver saputo che il veglione di fine anno fosse ispirato alla Mafia ma che, quando ne venne a conoscenza, face cambiare il tema della serata in “Soiree on the Strip”. Purtroppo, il sito Internet che pubblicizzava l’evento non registro’ il cambio di tema e pubblico’ alcune foto di uomini di tipo mafioso, che indossavano abiti molto appariscenti.
Dopo il party, aggiungeva la lettera, il signor Morrell e’ andato oltre: ha licenziato gli amministratori dell’albergo incluso il general manager Tod Hanlon che non aveva fatto nulla benche’ fosse stato avvertito numerose volte da Gallo della protesta. James Morrell ha concluso la sua lettera chiedendo scusa per la scarsa sensibilita’ con cui era stato pubblicizzato il veglione ma assicurando, al tempo stesso, che non c’era alcuna intenzione di offendere il buon nome degli italiani.
Mr. Gallo ha ringraziato Mr. Morrell per la lettera ed ha aggiunto:
“ Sono affascinato dal tuo passato e dai tuoi successi di italoamericano. Tu sei la quintessenza di  quello che rende orgogliosi noi della  Commissione di Giustizia Sociale e di quello che noi vogliamo che la gente conosca degli italo-americani, certamente non un Mafia party di pessima qualita’ che era un insulto non solo a noi na anche a te come proprietario dell’albergo”.
“Ci vuole del coraggio a scrivere una lettera come la tua e noi ti rispettiamo anche per questo. Accettiamo le tue scuse e i provvedimenti che hai preso e ti chiediamo, quando ti si presenta l’occasione, di aiutarci a raggiungere il nostro obiettivo di liberare la nostra societa’ da stereotipi negativi. Da italo-americano nessuno sa meglio di te dopo la recente esperienza di come e quanto questi sordidi stereotipi possano far male e diffamare la nostra gente”. 
Il boicottaggio ovviamente e’ terminato.








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