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martedì 7 aprile 2015

New York / L'amore-odio tra italiani e irlandesi

NEW YORK. L’ondata di emigrati italiani che si riverso’ a New York verso la fine del secolo XIX  e i primi decenni del XX  incontro' un duro ostacolo in un altro massiccio gruppo etnico che li aveva preceduti ed aveva messo radici dappertutto: quello irlandese.  Inevitabile lo scontro che si e’ consumato nei decenni a tutti i livelli, dalla  politica alla malavita, dalla religione alla legge, dallo sport  all’arte e alla vita di tutti i giorni ed ha avuto come sfondo i marciapiedi, il fronte del porto, i cantieri edili, le chiese, i palazzi del potere, le sale da gioco, gli stadi, il mondo dello spettacolo.  Alla fine, queste due tribu’ hanno imparato a coesistere, a superare le mille barriere che le dividevano e persino a volersi bene, se e’ vero che, dalla Seconda Guerra Mondiale in poi, i matrimoni tra irlandesi e italiani sono diventati molto comuni, trasformando per sempre i rapporti tra i due gruppi etnici.
Gran parte della rivalita’ era comprensibilmente generata da problemi di lavoro. Gli italiani erano disposti a lavorare per un numero maggiore di ore e per meno danaro, tanto che  spesso venivano usati come crumiri. Le risse erano inevitabili e cosi’ frequenti che il quotidiano Brooklyn Eagle scrisse nel 1894 un editoriale dal titolo “Can’t They Be Separated?” (“Non possono essere separati?”).
L’esplosivo rapporto tra irlandesi ed italiani costituisce l’oggetto di un libro di Paul Moses dal titolo “An Unlikely Union: The Love-Hate Story of New York's Irish and Italians” .. ( che si puo’ tradurre  “Una improbabile unione: la storia amore-odio tra irlandesi e italiani”.)
Il libro, di prossima pubblicazione, ha un “cast” di personaggi di primo piano tra cui Madre  Francesca Saverio Cabrini, la Santa degli emigrati, che tenne testa all’arcivescovo  irlandese di New York che voleva rispedirla in Italia; il gangster Al Capone, che mise al sicuro la moglie (irlandese) prima di affrontare una sparatoria coi mafiosi (irlandesi) di Brooklyn; la storia d’amore tra i sindacalisti Elizabeth Gurley Flynn e Carlo Tresca (assassinato nel 1943); l’alleanza tra il gangster Paul Kelly ( Paolo Antonio Vaccarelli all’anagrafe di Napoli  ) col boss della politica municipale “Big Timmy” Sullivan; le frustazioni del detective Joe Petrosino prima di poter esser accettato dalla polizia nuovayorkese controllata dagli  irlandesi; la sfida canora tra Frank Sinatra e Bing Crosby che si disputavano la palma di miglior cantante americano.
Paul Moses,  (padre irlandese e madre italiana) insegna giornalismo al Brooklyn College/CUNY. E’ stato capo redattore per la cronaca di New York  per il quotidiano Newsday, ed ha vinto, in collaborazione con un team di colleghi, il prestigioso Premio Pulitzer.
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Paul Moses: “An Unlikely Union: The Love-Hate Story of New York's Irish and Italians” ,
NYU Press, 368 pagine. ISBN: 9781479871308. Pubblicazione Luglio 2015.
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Nelle foto, dall'alto in basso: Frank Sinatra e Bing Crosby; Carlo Tresca (secondo da sinistra) con Elizabeth Gurley Flynn; Paul Kelly.




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