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mercoledì 1 aprile 2015

Un Punto d'Incontro per gli italiani di Seattle

SEATTLE. “Lavorano nei laboratori di ricerca della UW (University of Washington), allo Hutch, o al Seattle Children’s Research Institute. Lavorano alla Microsoft e alla Boeing, ad Amazon e alle start-up. Sono i nuovi italiani che vivono e lavorano a Seattle, ed essi vogliono creare un Centro Italiano di Cultura”, dice Peggy Sturdivant che scrive per il seattle.pi online e si occupa della zona Ballard a nord-ovest della  bella citta’ dello Stato di Washington.
Questi sono gli italiani di oggi che sentono la necessita’ di stare insieme, parlare la loro lingua,
farla parlare ai figli e agli altri, rivivere tradizioni ed usanze, organizzare corsi e  dibattiti culturali. Vogliono che i libri che hanno e che stanno ricevendo possano circolare ed esser letti. Vogliono un punto dove incontrarsi.
Il Punto l’hanno gia’ creato virtualmente  sul web ( www.ilpuntoseattle.org) ma ora cercano una sede reale dove poter organizzare eventi, mostre, conferenze, e far mettere radici ad una nuova presenza italiana che possa idealmente riallacciarsi allo spirito dei connazionali che cento anni fa zappavano la terra dove oggi c’e’ South Park o a quei derelitti che furono soccorsi da Santa Francesca Saverio Cabrini, la Santa di noi emigrati, che per loro apri’ un sanatorio e che, per la cronaca,  proprio a Seattle presto’ giuramento per diventare cittadina americana.
Questa iniziativa e’ frutto del coraggio di uomini e donne che vogliono operare in sintonia con altre organizzazioni locali come la Dante Alighieri  (www.danteseattle.org), Sons of Italy, CASA, Festa Italiana Organization, CAI, Seattle-Perugia Sister City Association, Seattle-Trentino Club e che godono della collaborazione del Dr. Franco Tesorieri , il locale Console d’Italia.
Questo gruppo, di cui e' presidente Andrea Callegari, si attiva per Il Punto durante i weekend per realizzare il suo ambizioso progetto. Sono in cantiere un “dinner and dance” e un’asta per la raccolta dei fondi per dare una casa alla libreria  itinerante e per dare a tutti loro uno stabile punto d’incontro.

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