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lunedì 27 aprile 2015

Il contributo degli italoamericani alla storia del jazz

Il musicista Lino Patruno ha recentemente dedicato un articolo all’apporto degli italo-americani nella storia del jazz. Migliaia di emigrati italiani avevano raggiunto New Orleans, che agli inizi del secolo era diventata un centro di raccolta di contadini e agricoltori provenienti dal sud dell’Italia, che portarono nel jazz gli strumenti a fiato memori della tradizione bandistica dei paesi dell’Italia meridionale che si è sempre tramandata di padre in figlio.
“Il primo musicista che incise il primo disco della storia del jazz nel 1917 era figlio di italiani. Il suo nome era Nick La Rocca  (foto a sinistra) ed era figlio di un ciabattino di Salaparuta in provincia di Trapani che aveva suonato la cornetta nella Fanfara dei Bersaglieri del Generale Lamarmora.
Nick La Rocca era a capo di un gruppo di musicisti di New Orleans chiamato Original Dixieland Jass Band del quale fecero parte altri due musicisti di origine italiana: il batterista Tony Sbarbaro e il pianista Frank Signorelli.
Ma se Nick La Rocca è stato il primo musicista del jazz a cimentarsi con la sala d’incisione, uno dei pionieri del jazz in embrione è stato il batterista George Vitale meglio noto come Jack “Papa” Laine nato nel 1873. Laine diresse per molti anni la Reliance Brass Band a cavallo tra la fine dell’800 e i primi del ‘900 e di questa band facevano parte altri italo-americani fra i quali Vincent Barocco, Pete Pellegrini e il suonatore di basso tuba Giuseppe “Joe” Alessandra nato a Palermo nel 1865 ed emigrato a New Orleans a 30 anni.
Ma la lista degli italo-americani che hanno creato il jazz non si ferma qui. Vorremmo ricordare Leon Roppolo che fu il primo grande clarinettista della storia del jazz, Joe Venuti il primo violinista, Eddie Lang (Salvatore Massaro) il primo chitarrista, Arnold Loyacano il primo contrabbassista, Tony Sbarbaro il primo batterista, Adrian Rollini fra i primi sassofonisti, Santo Pecora fra i primi trombonisti, Jimmy Durante (che diventerà celebre nel cinema) il primo pianista e via dicendo fino ad arrivare ai grandi cantanti Frank Sinatra, Dean Martin (Dino Crocetti), Tony Bennett (Antonio Benedetto); ai grandi compositori: Henry Mancini, Harry Warren (Salvatore Guaragna), Peter De Rose; ai grandi direttori d’orchestra: Nat Natoli, Guy Lombardo, Don Costa; ai grandi solisti del dopoguerra: Joe Pass (Passalacqua), Carl Fontana, Pete e Conte Candoli, Jimmy Giuffre, Tony Scott (Sciacca), Bucky Pizzarelli, Hank D’Amico, Chuck Mangione, Joe Lovano, Chick Corea, Scott La Faro, Johnny Guarnieri, Frank Rosolino, George Masso, Sonny Russo, Joe Morello, Buddy De Franco, Louie Bellson (Balassoni), Charlie Mariano…"

(Fonte: Lino Patruno, da Il Fatto Quotidiano)

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